Generazioni: perché non basta leggere un libro

Ma … non si finisce per rinchiudere le persone in categorie pre-costituite, cioè alimentare stereotipi e pregiudizi? Questa è, forse, l’obiezione più ricorrente che incontro quando racconto di Generation Mover™:  Il timore è legittimo e la cautela ci sta tutta, anche perché la mente umana è sempre esposta a questo pericolo, in ogni situazione. Anche nel caso dell’età, e quindi delle appartenenze generazionali. Ad esempio, in questo articolo Ashton Applewhite evidenzia l’esistenza di una sorta di “razzismo dell’età” di cui pare ci sia poca consapevolezza. Eppure, a ben guardare capita spesso che alle categoria “vecchio” da un lato e “giovane” dall’altro siano associati pregiudizi e convinzioni limitanti. Leggere una popolazione con la lente generazionale rinforza questa situazione? Incoraggia e consolida … Continua a leggere

Per Boomers stanchi del vecchio lavoro

Pronti, valigia….via! E’ tempo di liberare la mente! Ma siamo sicuri di riuscirci veramente? Per i Boomers stanchi del vecchio lavoro, in cerca di nuovi stimoli o di cimentarsi con nuove competenze ecco alcuni “nudge estivi ” . Intanto portiamoci in vacanza le belle notizie. L’ ISTAT ci rassicura segnalando un aumento occupazionale su base annua per gli ultracinquantenni (+232 mila). Il tempo della fedeltà all’azienda sembra non essere più l’unico valore da considerare, quindi sganciamoci dall’idea del  “per sempre” o del “senso del dovere”.  Salvo non aver la fortuna di lavorare per un’azienda dove stiamo bene, guardiamoci attorno. Valutiamo il “job hopping” ovvero la tendenza USA, che sta approdando anche in Italia, di cambiare lavoro ogni 2-3 anni per … Continua a leggere