Strumenti, comportamenti e futuro

Questa foto di Mike Gee, presa da FB, non potevo lasciarla passare. Proprio questa estate ho letto ‘Singolarità, con che velocità arriverà il futuro’ di David Orban, uno dei fondatori della Singularity University, imperdibile se ti interessa il futuro.

Le decisioni = dipendono dalla conoscenza disponibile e dalle tecnologie

La lettura o l’impronta di questo libro che mi é rimasta ‘addosso’ é molto forte ed é bene espressa proprio da questa foto e dall’assioma scritto sopra: le decisioni non dipendono solo dalla forza di volontà, dalla mente, dalle esperienze precedenti ecc. ma anche e soprattutto da quello che sappiamo che c’è e che é legato alle tecnologie che utilizziamo, perchè queste possono accelerare o frenare un cambiamento, diffondere conoscenza o ignoranza. Insomma, l’uso e l’accessibilità agli strumenti disponibili in una data epoca plasmano, anche loro, l’evoluzione umana su questo pianeta. Ma le tecnologie non si usano da sole, non hanno vita propria, ovviamente, e per quanto ad oggi ne sappiamo, e qui entra in ballo l’uomo, cioè noi, insomma i nostri comportamenti.

Per chi mi conosce sa che l’occhio ‘sociologico’ é solo una scusa per capire di più i nostri tempi, in realtà quello che mi ispira é proprio guardare al futuro cercando di capire oggi come lo stiamo costruendo e le tecnologie sono la base per capirlo, ma ne sono curiosa da morire – lo ammetto – subito dopo ci sono i comportamenti, o viceversa se vi piace di più. E per essere specifici parlo di futuro a medio e lungo termine non a breve.

La teoria nel libro é quella che proprio la scoperta di strumenti ha supportato l’uomo nel suo cammino evolutivo, anzi, forse ne é stato il motivo, a voler esagerare. Il fuoco, la ruota, la pietra focaia, l’aratro, da qui l’agricoltura che porta alla creazione di villaggi vicino all’acqua …, non esattamente in quest’ordine, hanno poi dato il via a comportamenti e forme sociali diverse … in sintesi: la realtà si trasforma a seconda delle tecnologie che si usano e da qui non si torna indietro. 

Idealizzare il passato, “si stava meglio prima”, “le nuove generazioni non hanno rispetto” ecc. … é un gioco che non funziona, il solo effetto é quello di creare attriti e conflitti nell’immediato, spegnere il futuro, ritardarlo, magari complicarlo a danno nostro e dei nostri figli.

La foto sopra rappresenta bene tutto questo, strumenti diversi comportamenti simili, oppure no?

Il futuro dipende – anche – dall’uso delle tecnologie, e noi quale comportamento mettiamo in campo per crearlo questo futuro?  Si lo so, mi é scappata la domanda da coach …

Isabella Pierantoni

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