Europa-Italia: generazioni a confronto

Ma quanti sono davvero i Millennials e la Z Generation in Italia? E’ importante saperlo? Facciamo chiarezza: in Italia i Millennials (25-39 anni) e i ragazzi della Z Gen (10-24 anni) sono meno che in tutti i paesi europei. Da poco sono usciti i dati Istat e Eurostat aggiornati al 2° trimestre 2019. Mi sono presa la briga di aggregarli* in base alle nazioni più numerose (ho lasciato da parte il Regno Unito al momento) e di metterli a confronto con i paesi europei più grandi. Su questo aspetto siamo ultimi in Europa, anche davanti alla Germania – che pure è piuttosto vecchiotta – la quale ha più Millennials e Z Gen di noi. Lo scarto può sembrare minimo ma … Continua a leggere

Baby Boomers got Brexit done!

Sono stati i Baby Boomers a far vincere i Conservatori, e non i post su Facebook o le Botchats. Inizia così l’articolo di Alex Hern su The Guardian. A livello storico, politico, economico e finanziario stiamo assistendo a ‘virate’ sociali sotto la spinta quantitativa dei Baby Boomers che rappresentano la generazione più numerosa di sempre, quella che oggi sta cambiando le regole del mercato e dell’economia costringendo le aziende a reinventare regole e prodotti a misura di ‘anziano’ o giovani adulti, ad usare il vocabolario generazionale. Basta guardare con le lenti generazionali questo grafico che illustra le intenzioni di voto suddivise per gruppi di età: Per questa coorte, la “legacy” (eredità) è irrinunciabile, una vera e propria stella polare: è … Continua a leggere

Dai un senso al profitto

E’ l’iniziativa di Osservatorio Senior ed Engie Italia/ in collaborazione con Cergas/Università Bocconi di cui fa parte il lavoro svolto da Mauro Spadaro, Natalia Costanzo e Salvatore Liccardo i quali mi hanno ‘ingaggiata’ per fornire un contributo al loro progetto di ricerca sulle “Generazioni in azienda”. L’obiettivo del lavoro è stato quello di identificare le migliori soluzioni che possano generare una collaborazione positiva attraverso lo scambio intergenerazionale, producendo così un beneficio complessivo per l’azienda. La ricerca è arrivata prima classificata tra i dieci finalisti dell’iniziativa Cergas/Università Bocconi/Engie Italia. I dettagli del progetto li trovate a questo link di ‘Osservatorio Senior’. Il lavoro, l’interesse e l’impegno di questi giovani Millennials ha prodotto un’aggiornata e ragionata panoramica socio-demografica e legislativa dell’Italia e del … Continua a leggere

Megatrend e generazioni: quale connessione?

Parlare di futuro non è facile e, sopratutto, chi parla di futuro non sempre è compreso ma non dobbiamo dimenticarci che per prendere una decisione oggi, dobbiamo prima guardare avanti e immaginare un futuro possibile per le generazioni che verranno e che subiranno le nostre scelte. I Millennials più giovani e la Z Generation si stanno dimostrando fortemente interessati al futuro, attenti e partecipi alle geopolitica mondiale e alle conseguenze locali che determinate azioni fatte oggi potranno avere sul loro domani e su quello delle generazioni che verranno soprattutto perché ci sono degli eventi, ormai immodificabili, in corso da ieri, che proseguono oggi e che andranno avanti comunque:  vengono definiti Megatrend. Fino a qualche tempo fa, non avevo mai sentito … Continua a leggere

La logica del pregiudizio negli algoritmi dell'Intelligenza Artificiale

Cosa succederebbe se gli algoritmi stessero imparando la logica del pregiudizio? L’intelligenza artificiale può riprodurre stereotipi di genere, culturali e razzisti? Come anticipato è partita a settembre 2019 la prima CPF  italiana a Milano (Comunità di Pratica di Futuro): nei cinque incontri previsti fino a settembre 2020 lavoreremo su diversi temi scelti collettivamente e di cui saranno redatti brevi abstract e documenti più allargati. Questo il primo tema scelto e trattato in un esercizio di futuro condotto da Joice Preira, futurista masterizzata all’Università di Trento. Di seguito vengono fornite alcune linee metodologiche e di contenuto seguite durante la giornata. A fine 2020 verranno divulgati i risultati dei diversi temi indagati con i metodi futuristi. Lo scorso 25 novembre i partecipanti … Continua a leggere

La guerra civile generazionale che verrà (se non facciamo qualcosa)

La sensazione è confermata dai dati: il movimento Fridays for the Future lanciato dalla svedese Greta Thunberg è innanzitutto una rivolta generazionale, prima ancora che una rivolta climatica. Che può essere l’inizio di una guerra civile mondiale. Sensazione, innanzitutto: perché basta farsi un giro nella socialsfera per rendersi conto che l’odio montante nei confronti di Thunberg – definita “bambina” nonostante i suoi 16 anni, osteggiata per la sua sindrome di Asperger – ha poco di politico. Contro di lei si scagliano elettori di destra e di sinistra indifferentemente, ma uniti, più che dal cosiddetto “rossobrunismo” (la saldatura sovranista tra i due poli estremi dello spettro politico contro l’élite liberal occidentale), dall’età: il 42% dei post su Greta Thunberg ha una connotazione negativa su Twitter, il social che … Continua a leggere

Fondare aziende multi-generazionali? Da oggi è possibile

Navigando in giro per il web, abbiamo incontrato qualcuno che lavora ispirandosi ai temi generazionali, in un modo diverso dal nostro e molto interessante. Si tratta di una società americana formata da due soci appartenenti a generazioni diverse e che si è data il compito di favorire la nascita di altrettante imprese multigenerazionali. Si chiama 4GenNow e i due soci sono Jim e Samantha Sugarman: un Boomer e una Millennial, padre e figlia. La loro attività: creare contatti tra potenziali finanziatori e start-up, a condizione che queste ultime siano costituite da persone di almeno due generazioni differenti. Questo articolo racconta la loro storia e riferisce considerazioni che per noi di Generation Mover™ suonano decisamente famigliari. Ad esempio, laddove Jim Sugarman … Continua a leggere

Cattivi consigli dai genitori Boomer ai figli per trovare lavoro, o no?

E’ un classico dei rapporti tra genitori e figli, tra i senior esperti del mondo e gli junior ancora da svezzare: i consigli su come comportarsi ad un colloquio di lavoro. Solo che come ricorda l’articolo ‘Are Boomer parents giving their kids bad career advice‘*  ciò che funzionava tanto bene “ai miei tempi” rischia oggi di essere inefficace, quando non addirittura controproducente. Perché il mondo è completamente cambiato. Tutto da buttare, allora? Non proprio: i consigli dei “vecchi” sono sempre benvenuti, ma nella consapevolezza comune che vanno aggiornati. Quando a cercare lavoro erano i Boomers, il panorama generale era tendenzialmente stabile e uniforme. I cambiamenti di paradigma maturavano in tempi più lunghi della vita di una generazione, e i giovani … Continua a leggere

Lavorare con il futuro: idee e strumenti per governare l'incertezza.

Libro di Roberto Poli Lavorare con il futuro

E’ uscito da poco ed è un compendio sintetico, ma straordinariamente denso, di quella disciplina che ha preso il nome di “futurismo”. Sto parlando del libro Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza di Roberto Poli, direttore del Master in Previsione Sociale all’Università di Trento e tra le figure di riferimento per i Futures Studies in Italia. Il futurismo (termine che si è ormai consolidato in Italia per indicare questo ambito) non è semplicemente una metodologia o uno schema di lavoro, bensì qualcosa di molto più ampio e profondo: è un approccio generale alla realtà, una forma mentale, una matrice culturale. Per questo prima ancora prima di illustrare, sia pure per sommi capi, come è fatto un … Continua a leggere

Il futuro dell'Italia: i diplomati 'analfabeti'

Il futuro dell’Italia? A prima vista appare piuttosto chiaro e inesorabile, guardando i dati delle ultime rilevazioni Invalsi. Oppure no? I risultati relativi all’ultimo anno di scuola dei ragazzi di 18 anni sono espliciti. Evidenziano quasi un trend, a voler parlare da futurista, però è un trend che non ha un bell’aspetto o un orizzonte roseo. L’Italia ha già meno Millennials di tutti gli altri paesi europei, se poi aggiungiamo che i ragazzi più giovani della Z Gen (9/24enni) – quelli oggetto della rilevazione in questo articolo – sono anche i meno preparati rispetto alle precedenti generazioni, la domanda sul futuro di un paese diventa implacabile: quale futuro si sta preparando per una nazione che non si occupa del calo … Continua a leggere