Gen Z e Millennials: selezionano loro l'azienda, non il contrario

Non è più l’azienda a selezionare i collaboratori, oggi sono loro a scegliere l’azienda-organizzazione e il tipo di lavoro. Nelle aziende ancora troppi managers e leader resistono ad adottare nuovi modelli di lavoro ibrido e a comprendere la logica della YOLO Economy. Ma per quanto ancora potranno evitarlo? Qualche consiglio. Equilibrio vita-lavoro, equità di trattamento economico, geografia salariale, flessibilità oraria, autonomia professionale sono solo alcuni degli elementi che pesano sull’accettazione di una proposta professionale da parte di giovani under 35. L’ultima ricerca a confermare questo cambiamento, oramai inarrestabile, è lo studio globale Workmonitor della  multinazionale di consulenza sulle risorse umane Randstad che ha intervistato 35.000 lavoratori in 34 mercati. Più del 55% degli intervistati appartenenti alla Z Gen e Millennials … Continua a leggere

“Grandi dimissioni” o "Ri-organizzazione del mercato del lavoro"?

“Grandi dimissioni” o “Ri-organizzazione del mercato del lavoro”? Effetti e conseguenze sulla mobilità. In Italia nel 2021, secondo i dati del ministero del Lavoro, si contano 2 milioni di abbandoni volontari da parte dei dipendenti, un +33% rispetto al 2020[1]. È un numero di molto inferiore rispetto agli USA, paese in cui dalla primavera dello scorso anno si sono dimesse circa 4 milioni di persone al mese (vedi qui) ma nella realtà occupazionale italiana è un numero decisamente rilevante soprattutto per la novità del comportamento dei lavoratori. Il mercato del lavoro italiano fino alla pandemia, lato lavoratore o aspirante tale, a causa delle condizioni da sempre difficili in termini di offerta, è sempre stato caratterizzato dalla ricerca di un lavoro … Continua a leggere

Occupati più vecchi e giovani introvabili, che fare?

Non è un mistero: in Italia mancano i giovani. E non perché se ne vanno, la questione dei cervelli in fuga è più complessa di così perché se ne vanno anche i 40enni e oltre. Il punto è, come anche Istat conferma, che non ce ne sono abbastanza visto l’inverno demografico che ormai da più di 15 anni caratterizza l’Italia. Nella mappa si vede come nel corso dei decenni diminuisce la popolazione nei piccoli comuni e aumenta di molto nelle grandi città (in viola intenso). Un fenomeno globale a cui non sfugge l’Italia per il quale si prevede che entro fine secolo il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane con forti conseguenze e impatti nei territori locali in … Continua a leggere

Il turista in città (Italia) nel 2050 – White Paper CPF

Ti piace viaggiare? Ti piacerebbe farlo immaginandoti immerso in uno dei possibili futuri?  Se la risposta è sì, allora preparati a vivere un coinvolgente viaggio esperienziale Milano-Firenze nel 2050. Abbiamo il piacere di presentarvi uno dei lavori finali della Comunità di Pratica di Futuro – Futures Literacy Lab 2021, realizzato da Matteo Ficara, Maria Terlizzi, Imma Erbaggio, Chiara Tarantino e Amedea Pennella: cinque persone accomunate dall’interesse sui possibili scenari futuri che si sono incontrate  nell’ambito di un corso/laboratorio di comunità di pratica di futuro all’interno del quale sono stati chiamati a scegliere  un argomento da approfondire. Dopo un breve scambio di idee la scelta è caduta sul tema dell’evoluzione del  turismo nel 2050 in considerazione dell’importanza che il turismo riveste per la nostra economia, la nostra cultura e il riconoscimento che … Continua a leggere

Alpha Generation, i beta-tester del mondo che verrà: cosa dobbiamo sapere e fare

I bambini della ‘Generazione Alpha’, rappresentano la generazione più giovane oggi esistente sul pianeta. Nel 2030 i più grandi tra loro avranno già cominciato a lavorare. I pionieri del futuro Sono beta-tester inconsapevoli di come si vive utilizzando, sin dalla nascita,  strumenti integrati con A.I., in un passaggio continuo reale-virtuale. Di quali nuovi comportamenti, abitudini, ideali sono e saranno portatori? Osservarli da un punto di vista allargato ci offre l’opportunità di cogliere indizi di futuro per immaginare il mondo che verrà. In questo articolo, non il primo su questo tema (vedi anche sezione Alpha Gen e CPF) attraverso dati, ricerche e riflessioni, proviamo a capire cosa sappiamo, non sappiamo e come potrebbero immaginare di vivere nel mondo futuro. Cosa sappiamo … Continua a leggere

Il "conto in banca" per età e generazione: come cambia e perchè

L’asset finanziario di un giovane millennial è molto diverso da quello di un pensionato. Prendiamo spunto da uno studio americano, (sponsorizzato da una società di investimento) con la consapevolezza che i comportamenti che si rilevano oltreoceano arrivano, prima o poi, anche in Europa. La ricerca rileva come spendono e risparmiano gli americani per età e a seconda delle fasi di vita. I dati raccolti ci permettono di ragionare su come si gestiscono le risorse finanziarie a seconda dell’età, ma soprattutto sfruttiamo questo studio per osservare comportamenti diversi intergenerazionali e sociali tra America e Italia. L’analisi osserva come tra i 40 e i 50 anni aumenta la quota destinata a risparmi e/o investimenti, del resto è questa la fase di vita … Continua a leggere

Un mondo sempre più affollato e vecchio. Cosa ce ne importa?

Nella settimana del 17 gennaio il contatore neodemos ha segnato il passaggio a 8 miliardi persone sul pianeta. Entro il 2050 l’ Europa sarà il continente con meno nascite in numeri assoluti: mancheranno i giovani, in particolare gli under 20. In questo panorama l’Italia ha già il suo primato: dal 2018 è il paese più vecchio, non solo, è anche il paese con meno giovani. Le conseguenze di una popolazione sempre più vecchia sono molte e decisamente rilevanti per tutti, anche per i singoli cittadini. A cominciare dai redditi dei più giovani che – se non cambiano le politiche – rischiano, già dal 2030, di essere più tassati per mantenere una popolazione anziana sempre più numerosa, un dato su tutti: … Continua a leggere

Generation YOLO Economy

La pandemia globale ha avuto 3 grandi effetti straordinari e positivi: far emergere i limiti del modello di lavoro tradizionale; accelerare il passaggio all’utilizzo delle tecnologie digitali nella P.A., nelle PMI e nel mondo imprenditoriale italiano, in pratica innovare i processi e l’organizzazione del lavoro in tutto il mondo; modificare l’idea e la cultura del lavoro come “posto fisso”, ovvero l’idea di un “solo posto di lavoro per tutta la vita”. Le origini Il termine YOLO è un acronimo popolare che sta per “You only Live Once” grazie a una canzone del rapper candese Drake del 2011 ed è subito divenuto virale. Il primo a parlare di YOLO Economy è stato Kevin Roose in un articolo pubblicato nel maggio 2021 … Continua a leggere

Verona 2040: le nuove competenze per il XXI secolo – parte 2

Verona 2040: le nuove competenze per il futuro che desideriamo Ci siamo lasciati nell’articolo “Verona 2040: quali i trend e i possibili scenari” con alcune domande aperte: come ci si  prepara a “inventare il futuro”? Quali nuove competenze ed abilità vanno sviluppate? Come è possibile arricchire i curricula scolastici con queste nuove competenze? Per rispondere a queste domande e delineare le piste di ricerca delle competenze necessarie ai nostri giovani per “inventare il futuro” abbiamo interrogato documenti, incontrato persone e avviato un processo per la definizione condivisa e lungimirante di un possibile curriculum verticale che dai 3 ai 18 anni accompagni bambine/i e ragazze/i nello sviluppo delle competenze per il futuro. Tra i documenti indagati: la Guida UNESCO sull’Educazione agli … Continua a leggere

"Le grandi dimissioni": se i dipendenti non vogliono tornare al lavoro

«Great Resignation» è il termine che ha usato Anthony Klotz, professore di Management alla Mays Business School del Texas, per raccontare quello che sta succedendo soprattutto negli Stati Uniti con un record di dimissioni registrate a marzo 2021. Il video ‘Adults returning to work’ – anche se è in inglese, si capisce benissimo – sta circolando dal 10 settembre -, scovato da @Mattia Rossi, è interessante da vedere. Anche l’Italia ha i suoi problemi su questo fronte. Sono quasi 500 mila le persone che si sono dimesse in Italia, secondo i dati di fine settembre 2021, e non sono quelli che vanno in pensione. Molti dei nostri clienti, ormai da tempo, si trovano in difficoltà, non solo per il reclutamento … Continua a leggere