Una rubrica curata da Lucia Lamonarca dedicata agli over 50 per scambiare esperienze, opinioni, dubbi e progetti.

Lucia, orgogliosa Baby Boomer, manager di esperienza internazionale, giornalista e appassionata del nuovo che avanza, osserva l’ epoca attuale, rivoluzionaria e inaspettata, condividendo sentimenti, riflessioni e domande con risposte tutte da costruire.

Gli over50 in Italia sono circa 20 milioni – più di 1/3 della popolazione residente – quasi 9 milioni hanno tra i 55 e i 65 anni e di questi più di 4 milioni lavorano.

Colazione con le mie colleghe! #laprimacosa dopo il lockdown

Ingarbugliati tra il prima  e il dopo, siamo nella fase di dover prendere appunti per riscrivere il nostro futuro. Immagini e conversazioni da lockdown offrono spunti a volte divertenti, a volte drammatici, che ci portano a riflessioni profonde sul nuovo che verrà, nel lavoro e nella società. Non dimenticheremo mai: gatti sulle tastiere del PC, skype call dalla cucina con bambini saltellanti alle spalle, riunioni al profumo di ragù, suonerie scambiate per il beep della lavatrice da stendere, orecchio  allo Zoom Meeting e occhio alla DaD del figlio, elogi allo Smart Working, depressioni da Smart Working. Per non parlare delle prime azioni pensando al «dopo»: camminare, correre, rivedere, riabbracciare ma anche “Porterò la colazione alle mie colleghe. Chi avrebbe mai … Continua a leggere

Potere alla fantasia: davanti a un pc siamo tutti uguali

Nella sua drammaticità il Covid 19 ci ha dato una grande lezione: niente sarà più come prima, dovremo imparare a vivere nel presente. Senza fare differenze di sesso, condizione familiare e, aggiungo, età. Le cronache di questi giorni ci insegnano che usciremo da questa pandemia con l’urgenza di rivedere modelli di business, politiche sociali e organizzazione del lavoro. Abbiamo sdoganato in un batter d’occhio smart working, skype call, webinar, conference call, collegamenti da remoto etc… Le aziende hanno rispolverato e “messo in produzione” piattaforme tecnologiche (a volte già in-house ma non utilizzate al meglio) e velocizzato processi di trasformazione digitale. Nelle scuole i docenti, più o meno giovani, non hanno potuto sottrarsi all’idea di preparare lezioni F.A.D. (formazione a distanza). Si sperimentano … Continua a leggere

Spett. HR, presso Babbo Natale SpA, volevo sapere..

Tra palline colorate, luci da districare e rami di pino profumato mi chiedevo chi fosse il responsabile delle Risorse Umane della Babbo Natale Spa, l’azienda più di successo al mondo! Un modello di organizzazione positiva. Ci lavorano persone curiose, in fiore e di tutte le età ovvero Perennials come le definirebbe l’imprenditrice digitale Gina Pell. Pensate poi  a BABBO NATALE, sempre ai vertici apicali nonostante la data di nascita. Nessuna etichetta generazionale, di genere, di diversità. Affari sempre a gonfie vele nonostante la crisi globale. Dipendenti felici che raggiungono gli obiettivi seguendo un proposito: consegnare pacchi e pacchetti entro il 25 dicembre in tutto il mondo come promessa di felicità! I nuovi modelli organizzativi basati su vision, valori, ascolto, etica … Continua a leggere

Tutti a tavola, appassionatamente.

Chi di voi ha visto la fiction di RAI1 “Tutto può succedere” sulle vicende della famiglia Ferraro (preso dal format US Parenthood), avrà notato come ogni puntata finiva con la riunione di famiglia a tavola. Seduti davanti a curate mise en place televisive quattro fratelli, con le proprie famiglie ed i loro genitori, affrontano le difficoltà e le sfide quotidiane. La tavola è un set dove vanno in scena dinamiche generazionali, relazioni familiari, difficoltà professionali, accettazione della diversità. E dove ognuno dei protagonisti mette a nudo se stesso, suo malgrado. E’ vita reale! A tavola tutto può succedere e tutto si decide. Accordi istituzionali e privati, contratti, si celebrano cerimonie. Si creano relazioni! Ci si innamoraaaaa! Le decisioni migliori si … Continua a leggere

In ufficio: a cavallo o con Uber?

Un Baby Boomer va ad un colloquio di lavoro. Ad intervistarlo sarà un Millennial, ma attenzione al finale. Se non conoscete questo video, vi prego guardatelo! Carino, noooo? Al di la della voluta caratterizzazione delle disuguaglianze e stereotipi generazionali, tanta roba da mettere in gioco: processi, linguaggi, cultura, valori. Sequenza dopo sequenza veniamo coinvolti in stati d’animo che molti di noi hanno sperimentato sulla propria pelle. La prima reazione: il Boomer non avrà quel posto. Non è un Millennial, non usa internet, scrive CV su carta, non conosce Uber (“Come sei venuto qui… a cavallo?”), non è vegano! Il Boomer dal canto suo punta a competenze, meritocrazia, senso del dovere, sacrificio: “Ancora otto rate e la macchina sarà mia. Voi la casa … Continua a leggere

Per Boomers stanchi del vecchio lavoro

Pronti, valigia….via! E’ tempo di liberare la mente! Ma siamo sicuri di riuscirci veramente? Per i Boomers stanchi del vecchio lavoro, in cerca di nuovi stimoli o di cimentarsi con nuove competenze ecco alcuni “nudge estivi ” . Intanto portiamoci in vacanza le belle notizie. L’ ISTAT ci rassicura segnalando un aumento occupazionale su base annua per gli ultracinquantenni (+232 mila). Il tempo della fedeltà all’azienda sembra non essere più l’unico valore da considerare, quindi sganciamoci dall’idea del  “per sempre” o del “senso del dovere”.  Salvo non aver la fortuna di lavorare per un’azienda dove stiamo bene, guardiamoci attorno. Valutiamo il “job hopping” ovvero la tendenza USA, che sta approdando anche in Italia, di cambiare lavoro ogni 2-3 anni per … Continua a leggere

Buona la Prima … e anche la Seconda!

Sarà che questo mese di maggio così freddo e piovoso non ci proietta ancora nel mood “sole, estate, leggerezza”. Sarà che ho appena saputo di due amici (boomer), uno commerciale di grande esperienza, che è stato licenziato con la solita tecnica “dalla sera alla mattina fuori”; l’altro avvocato che, per sbarcare il lunario, fa traduzioni di testi legali. Sarà che se penso al mio condominio su 5 piani 3 hanno un boomer che ha perso il lavoro oppure è in gravi difficoltà. Nel suo libro “Voi avete gli orologi, noi abbiamo il tempo”, Manifesto Generazionale per non Rinunciare al Futuro, Federico Rampini, riferendosi ai baby boomer, scrive: “La sfida è quella di inventarci una nuova vita e un nuovo ruolo … Continua a leggere

L'innovazione e i meriti … invisibili

Recentemente ho fatto  parte della giuria di un contest che premia il miglior packaging. Per i non addetti ai lavori l’innovazione legata alla tecnologia, alla ricerca della sostenibilità, al design strutturale di una confezione è difficile da comunicare.  Eppure c’è così tanta Ricerca & Sviluppo. Agli occhi del consumatore è però un’innovazione invisibile. Ci si deve affidare al brand che diventa ambasciatore si dei valori del prodotto ma anche della  filiera e delle sue eccellenze. E nel mondo del lavoro? Quanto le dinamiche relazionali/generazionali incidono sui fattori di crescita individuale? Quanti di noi, forti di un’idea, hanno dovuto pensare, progettare e sgomitare per farsi ascoltare e poi delegare il merito al capo? A me è capitato di sentirmi dire dal … Continua a leggere

Piano A: il lavoro e la vita che vorremmo

”Il 58% delle persone lascerebbe un lavoro sicuro per seguire le proprie aspirazioni”: questo il messaggio  di una campagna stampa di un gruppo assicurativo. Un dato curioso ma chi sarebbe così incosciente da fare una cosa del genere? Impensabile per  noi Boomer, cresciuti con l’idea del posto fisso e il senso del dovere.  Altro che “lo stile di vita che vorrei”. Pensabile, forse,  per altre generazioni calate in un mondo del lavoro che impone nuove regole del gioco senza sosta. A rischio burnout! Ma sentite le storie di Alessandro e Filippo. Millennial (39 anni), Alessandro a maggio lascerà la sua bella posizione da dirigente per dedicarsi al suo sogno: diventare un “mercante di vini di pregio”, come ama definirsi. Prevede anche … Continua a leggere

Il pesce veloce mangia il pesce lento

A volte, mi sento tirata per la giacchetta. Per gli over 50 o si è performanti, giovanili, creativi, veloci  o si è “diversamente giovani” (per dirla in modo carino alla Ligabue). Nella società come nel lavoro! Perché oggi, piaccia o no, non è più il pesce grande che mangia il pesce piccolo, ma il pesce veloce che mangia quello lento. E’ un problema culturale non c’è dubbio. L’innovazione digitale e l’intelligenza artificiale portano a nuovi schemi relazionali e a complessi modelli organizzativi. Un’arena di costante confronto generazionale. E di velocità di reazione/azione. Alla Darwin, insomma, vince chi si adatta meglio al cambiamento. Se n’è parlato in occasione della Milano Digital Week, dove ho ascoltato e raccolto un paio di esempi virtuosi … Continua a leggere