Per una serie di coincidenze, negli ultimi 12 mesi mi sono trovato a lavorare con diversi studenti universitari. Prima, durante e dopo il lockdown, in presenza e a distanza, in occasione di corsi d’aula ma anche in qualche incontro individuale. Tra la mia osservazione, le condivisioni e i feedback dei ragazzi stessi, ho visto emergere almeno un paio di costanti che trovo degne di considerazione. Di queste, una fa ben sperare nel futuro dell’umanità, l’altra preoccupa per il futuro – anzi: già per il presente – dell’Italia. La buona notizia sta nella qualità e molteplicità delle risorse che i ragazzi dimostrano di avere dentro di sé. Nei loro ragionamenti e nella loro visione del mondo danno per scontato un orizzonte … Continua a leggere
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