Baby Boomers got Brexit done!

Sono stati i Baby Boomers a far vincere i Conservatori, e non i post su Facebook o le Botchats. Inizia così l’articolo di Alex Hern su The Guardian. A livello storico, politico, economico e finanziario stiamo assistendo a ‘virate’ sociali sotto la spinta quantitativa dei Baby Boomers che rappresentano la generazione più numerosa di sempre, quella che oggi sta cambiando le regole del mercato e dell’economia costringendo le aziende a reinventare regole e prodotti a misura di ‘anziano’ o giovani adulti, ad usare il vocabolario generazionale. Basta guardare con le lenti generazionali questo grafico che illustra le intenzioni di voto suddivise per gruppi di età: Per questa coorte, la “legacy” (eredità) è irrinunciabile, una vera e propria stella polare: è … Continua a leggere

Dai un senso al profitto

E’ l’iniziativa di Osservatorio Senior ed Engie Italia/ in collaborazione con Cergas/Università Bocconi di cui fa parte il lavoro svolto da Mauro Spadaro, Natalia Costanzo e Salvatore Liccardo i quali mi hanno ‘ingaggiata’ per fornire un contributo al loro progetto di ricerca sulle “Generazioni in azienda”. L’obiettivo del lavoro è stato quello di identificare le migliori soluzioni che possano generare una collaborazione positiva attraverso lo scambio intergenerazionale, producendo così un beneficio complessivo per l’azienda. La ricerca è arrivata prima classificata tra i dieci finalisti dell’iniziativa Cergas/Università Bocconi/Engie Italia. I dettagli del progetto li trovate a questo link di ‘Osservatorio Senior’. Il lavoro, l’interesse e l’impegno di questi giovani Millennials ha prodotto un’aggiornata e ragionata panoramica socio-demografica e legislativa dell’Italia e del … Continua a leggere

Megatrend e generazioni: quale connessione?

Parlare di futuro non è facile e, sopratutto, chi parla di futuro non sempre è compreso ma non dobbiamo dimenticarci che per prendere una decisione oggi, dobbiamo prima guardare avanti e immaginare un futuro possibile per le generazioni che verranno e che subiranno le nostre scelte. I Millennials più giovani e la Z Generation si stanno dimostrando fortemente interessati al futuro, attenti e partecipi alle geopolitica mondiale e alle conseguenze locali che determinate azioni fatte oggi potranno avere sul loro domani e su quello delle generazioni che verranno soprattutto perché ci sono degli eventi, ormai immodificabili, in corso da ieri, che proseguono oggi e che andranno avanti comunque:  vengono definiti Megatrend. Fino a qualche tempo fa, non avevo mai sentito … Continua a leggere

La logica del pregiudizio negli algoritmi dell'Intelligenza Artificiale

Cosa succederebbe se gli algoritmi stessero imparando la logica del pregiudizio? L’intelligenza artificiale può riprodurre stereotipi di genere, culturali e razzisti? Come anticipato è partita a settembre 2019 la prima CPF  italiana a Milano (Comunità di Pratica di Futuro): nei cinque incontri previsti fino a settembre 2020 lavoreremo su diversi temi scelti collettivamente e di cui saranno redatti brevi abstract e documenti più allargati. Questo il primo tema scelto e trattato in un esercizio di futuro condotto da Joice Preira, futurista masterizzata all’Università di Trento. Di seguito vengono fornite alcune linee metodologiche e di contenuto seguite durante la giornata. A fine 2020 verranno divulgati i risultati dei diversi temi indagati con i metodi futuristi. Lo scorso 25 novembre i partecipanti … Continua a leggere

La guerra civile generazionale che verrà (se non facciamo qualcosa)

La sensazione è confermata dai dati: il movimento Fridays for the Future lanciato dalla svedese Greta Thunberg è innanzitutto una rivolta generazionale, prima ancora che una rivolta climatica. Che può essere l’inizio di una guerra civile mondiale. Sensazione, innanzitutto: perché basta farsi un giro nella socialsfera per rendersi conto che l’odio montante nei confronti di Thunberg – definita “bambina” nonostante i suoi 16 anni, osteggiata per la sua sindrome di Asperger – ha poco di politico. Contro di lei si scagliano elettori di destra e di sinistra indifferentemente, ma uniti, più che dal cosiddetto “rossobrunismo” (la saldatura sovranista tra i due poli estremi dello spettro politico contro l’élite liberal occidentale), dall’età: il 42% dei post su Greta Thunberg ha una connotazione negativa su Twitter, il social che … Continua a leggere

Fondare aziende multi-generazionali? Da oggi è possibile

Navigando in giro per il web, abbiamo incontrato qualcuno che lavora ispirandosi ai temi generazionali, in un modo diverso dal nostro e molto interessante. Si tratta di una società americana formata da due soci appartenenti a generazioni diverse e che si è data il compito di favorire la nascita di altrettante imprese multigenerazionali. Si chiama 4GenNow e i due soci sono Jim e Samantha Sugarman: un Boomer e una Millennial, padre e figlia. La loro attività: creare contatti tra potenziali finanziatori e start-up, a condizione che queste ultime siano costituite da persone di almeno due generazioni differenti. Questo articolo racconta la loro storia e riferisce considerazioni che per noi di Generation Mover™ suonano decisamente famigliari. Ad esempio, laddove Jim Sugarman … Continua a leggere

Cattivi consigli dai genitori Boomer ai figli per trovare lavoro, o no?

E’ un classico dei rapporti tra genitori e figli, tra i senior esperti del mondo e gli junior ancora da svezzare: i consigli su come comportarsi ad un colloquio di lavoro. Solo che come ricorda l’articolo ‘Are Boomer parents giving their kids bad career advice‘*  ciò che funzionava tanto bene “ai miei tempi” rischia oggi di essere inefficace, quando non addirittura controproducente. Perché il mondo è completamente cambiato. Tutto da buttare, allora? Non proprio: i consigli dei “vecchi” sono sempre benvenuti, ma nella consapevolezza comune che vanno aggiornati. Quando a cercare lavoro erano i Boomers, il panorama generale era tendenzialmente stabile e uniforme. I cambiamenti di paradigma maturavano in tempi più lunghi della vita di una generazione, e i giovani … Continua a leggere

Lavorare con il futuro: idee e strumenti per governare l'incertezza.

Libro di Roberto Poli Lavorare con il futuro

E’ uscito da poco ed è un compendio sintetico, ma straordinariamente denso, di quella disciplina che ha preso il nome di “futurismo”. Sto parlando del libro Lavorare con il futuro. Idee e strumenti per governare l’incertezza di Roberto Poli, direttore del Master in Previsione Sociale all’Università di Trento e tra le figure di riferimento per i Futures Studies in Italia. Il futurismo (termine che si è ormai consolidato in Italia per indicare questo ambito) non è semplicemente una metodologia o uno schema di lavoro, bensì qualcosa di molto più ampio e profondo: è un approccio generale alla realtà, una forma mentale, una matrice culturale. Per questo prima ancora prima di illustrare, sia pure per sommi capi, come è fatto un … Continua a leggere

Il futuro dell'Italia: i diplomati 'analfabeti'

Il futuro dell’Italia? A prima vista appare piuttosto chiaro e inesorabile, guardando i dati delle ultime rilevazioni Invalsi. Oppure no? I risultati relativi all’ultimo anno di scuola dei ragazzi di 18 anni sono espliciti. Evidenziano quasi un trend, a voler parlare da futurista, però è un trend che non ha un bell’aspetto o un orizzonte roseo. L’Italia ha già meno Millennials di tutti gli altri paesi europei, se poi aggiungiamo che i ragazzi più giovani della Z Gen (9/24enni) – quelli oggetto della rilevazione in questo articolo – sono anche i meno preparati rispetto alle precedenti generazioni, la domanda sul futuro di un paese diventa implacabile: quale futuro si sta preparando per una nazione che non si occupa del calo … Continua a leggere

C'è Fermento … nel futuro – CPF 0 Itinerante.

CPF 0 – 1° Comunità di Pratica di Futuro 14 settembre, sabato, Milano Nasce la prima Comunità di Pratica di Futuro composta da futuristi, appassionati, studiosi, ricercatori. È proprio vero, quando inizi qualcosa poi le cose cambiano. Il modo e il ritmo non si conoscono mai bene prima, ma una cosa è certa: le cose cambiano perché cambiamo noi. E poi ci sono i puntini che si uniscono. Già ne parlavo in un post della settimana scorsa, e sabato mattina Facebook mi ha ricordato che era sempre il 14 settembre (di due anni fa) quando iniziava la mia avventura come futurista al Master dell’Università di Trento con il Prof. Poli. Dalla fine del Master mi chiedevo come continuare a occuparmi … Continua a leggere