Si chiamano ancora “videogiochi”, e per molti continuano a essere nulla più che un passatempo. Ma per la generazione nata direttamente dentro l’era digitale possono anche loro diventare una professione remunerata. Anche se stai ancora andando a scuola. Riccardo Romiti frequenta il 3° anno dell’istituto informatico, ma negli ultimi mesi ha scalato i vertici mondiali delle competizioni di Star Craft II, un videogioco della categoria RTS (Real Time Strategy), ed è stato ingaggiato da un team professionistico italiano. Lo scorso 4 luglio a Seul. Compensi: dai 600 ai 1.500 euro al mese, più i premi che eventualmente vince nelle gare. Articolo qui. Forse ai più questo fenomeno è ancora poco o per nulla visibile, ma il fatto è che i “videogiochi” … Continua a leggere
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