Chi sono?


Nel 2023 hanno tra i 44 e i 58 anni, in Italia sono 14 milioni, dei quali più di 8 milioni nel mondo del lavoro. 

(Fonte Istat 2023, metadati al 1-1-2023, elaborazione dati Generation Mover estratti ottobre 2023)


I membri della X Generation, soprattutto i più grandi, sanno comprendere l’approccio al lavoro dei Baby Boomer e la loro determinazione, tuttavia sono anche consapevoli di avere meno ‘sicurezza’ del posto di lavoro delle generazioni precedenti. Rappresentano il gruppo generazionale cresciuto durante gli anni ’90 della crisi economica e dell’austerità, della disoccupazione su larga scala


Oggi, tra loro: Matteo Renzi, Jennifer Aniston, Matteo Salvini, Paola Cortellesi …

Quando erano bambini,  i più giovani di loro, hanno visto approvare la legge sul divorzio; scritto lettere a scuola per i potenti del mondo chiedendo di non premere il ‘pulsante rosso’ e causare una guerra nucleare.  A cena sentivano i genitori parlare di lavoro e licenziamenti. A 10/12 anni, spesso, hanno dovuto occuparsi dei fratelli minori perchè i genitori erano entrambi al lavoro. I bambini di questa generazione sono cresciuti con la raccomandazione da parte degli adulti di:  “non prendere caramelle dagli sconosciuti“.

La cautela, lo scetticismo sono alcuni elementi diffusi nei comportamenti dei membri di questa generazione. Per questa generazione la consapevolezza che quello che ha funzionato prima oggi non funziona più è molto diffusa, e il cambiamento più che un valore è una necessità. 

Qual è la posta in gioco per questa generazione?

Per quali futuri si sta preparando la X Generation?

A queste e altre domande lavoriamo e rispondiamo, applicando metodi futuristi, approccio scientifico e consulenziale.

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Lavorare con la X Generation

Alla X Generation appartengono le persone che oggi, nel 2022, hanno tra i 43 e 57 anni, nati tra il 1965 e il 1979. In Italia rappresentano la fascia più numerosa nel mondo del lavoro, più del 65% (dati 2019), hanno  soppiantato i Baby boomer nelle posizioni di vertice e di responsabilità. I membri di questa generazione sono indipendenti, con una grande capacità di adattamento e resilienza, sanno trovare soluzioni inaspettate. Sono portatori di grande valore e performance all’interno degli ambienti professionali. Ecco qualche suggerimento per collaborare e comunicare in modo più consapevole ed efficace. Contesto storico-sociale La X Gen è un gruppo generazionale nato e cresciuto negli anni ’60-’80, figli dei Baby Boomer e genitori della generazione Y o … Continua a leggere

Un futuro di generazioni

🎙️Dal 29 settembre 2022 su Spotify di  That’s Y Isabella Pierantoni con cui finalmente impariamo a definire le #generazioni senza misunderstanding o polarizzazioni, per comprendere davvero le ambizioni, i comportamenti e i desideri delle 7 generazioni presenti oggi nel mondo..​​​​​👨‍👩‍👧‍👦​👵🏻​🧓🏼​ 🦳Con lei distinguiamo le discriminazioni strutturali (economiche, sociali, previdenziali) da quelle culturali tra generazioni #giovani e #adulte e scopriamo l’importanza del “diventare grandi” in un determinato momento storico. 💼​Ma non solo, perché riflettiamo su come le dinamiche generazionali incidano nelle differenze culturali e valoriali sul lavoro e ci spingiamo a scorgere i trend che caratterizzeranno le future generazioni 👧🏽 #Alpha e 👶🏼​#Beta. 📌​Perché per prepararci al futuro è sempre più importante riconoscere le dinamiche generazionali intorno a noi. 🎧Link Spotify al primo commento, as usual 👇 Da ascoltare qui puntata … Continua a leggere

Tra futuro del lavoro e lavori del futuro: ti stai preparando?

Imparare a leggere il presente e a individuare i futuri in arrivo – in tempi difficili, veloci e allo stesso tempo fragili come quelli attuali – è una competenza indispensabile da aggiungere alla valigetta degli attrezzi di singoli individui e professionisti, leader e squadre di lavoro.  Sapersi muovere nella complessità e prendere decisioni solide e robuste di lungo periodo sono habitus mentali e comportamentali che richiedono nuove conoscenze e strumenti: i dati demografici, la prospettiva generazionale e i futures studies costituiscono i metodi e le competenze strategiche indispensabili per vivere nel XXI secolo. La CPF in partenza a ottobre 2022 è dedicata ad individuare le caratteristiche future della società italiana e, conseguentemente, del mondo del lavoro nei prossimi decenni, in … Continua a leggere

Le differenze tra i dipendenti di oggi e quelli di ieri

La compresenza di più generazioni nel mondo del lavoro contribuisce alla complessità del XXI sec., comprenderne le differenze e le opportunità aumenta le possibilità di utilizzare la ricchezza di questa diversità e facilita la gestione di inutili conflitti e stereotipi. Entro il 2030 in Italia i Baby Boomer più giovani avranno circa 65 anni saranno gli ultimi della loro generazione ad uscire dalla forza lavoro.  La loro uscita professionale sta già creando forti criticità nella ricerca di figure professionali in diversi settori, non solo manifatturiero ma anche sanitario, commerciale, pubblico ecc., a causa della diminuzione delle nascite in Italia, fenomeno ormai noto, che incide profondamente sul ricambio generazionale. E’ necessario preparare questo passaggio, in corso da tempo nelle aziende, in … Continua a leggere

Gen Z e Millennials: selezionano loro l'azienda, non il contrario

Non è più l’azienda a selezionare i collaboratori, oggi sono loro a scegliere l’azienda-organizzazione e il tipo di lavoro. Nelle aziende ancora troppi managers e leader resistono ad adottare nuovi modelli di lavoro ibrido e a comprendere la logica della YOLO Economy. Ma per quanto ancora potranno evitarlo? Qualche consiglio. Equilibrio vita-lavoro, equità di trattamento economico, geografia salariale, flessibilità oraria, autonomia professionale sono solo alcuni degli elementi che pesano sull’accettazione di una proposta professionale da parte di giovani under 35. L’ultima ricerca a confermare questo cambiamento, oramai inarrestabile, è lo studio globale Workmonitor della  multinazionale di consulenza sulle risorse umane Randstad che ha intervistato 35.000 lavoratori in 34 mercati. Più del 55% degli intervistati appartenenti alla Z Gen e Millennials … Continua a leggere

“Grandi dimissioni” o "Ri-organizzazione del mercato del lavoro"?

“Grandi dimissioni” o “Ri-organizzazione del mercato del lavoro”? Effetti e conseguenze sulla mobilità. In Italia nel 2021, secondo i dati del ministero del Lavoro, si contano 2 milioni di abbandoni volontari da parte dei dipendenti, un +33% rispetto al 2020[1]. È un numero di molto inferiore rispetto agli USA, paese in cui dalla primavera dello scorso anno si sono dimesse circa 4 milioni di persone al mese (vedi qui) ma nella realtà occupazionale italiana è un numero decisamente rilevante soprattutto per la novità del comportamento dei lavoratori. Il mercato del lavoro italiano fino alla pandemia, lato lavoratore o aspirante tale, a causa delle condizioni da sempre difficili in termini di offerta, è sempre stato caratterizzato dalla ricerca di un lavoro … Continua a leggere

Occupati più vecchi e giovani introvabili, che fare?

Non è un mistero: in Italia mancano i giovani. E non perché se ne vanno, la questione dei cervelli in fuga è più complessa di così perché se ne vanno anche i 40enni e oltre. Il punto è, come anche Istat conferma, che non ce ne sono abbastanza visto l’inverno demografico che ormai da più di 15 anni caratterizza l’Italia. Nella mappa si vede come nel corso dei decenni diminuisce la popolazione nei piccoli comuni e aumenta di molto nelle grandi città (in viola intenso). Un fenomeno globale a cui non sfugge l’Italia per il quale si prevede che entro fine secolo il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane con forti conseguenze e impatti nei territori locali in … Continua a leggere

Il "conto in banca" per età e generazione: come cambia e perchè

L’asset finanziario di un giovane millennial è molto diverso da quello di un pensionato. Prendiamo spunto da uno studio americano, (sponsorizzato da una società di investimento) con la consapevolezza che i comportamenti che si rilevano oltreoceano arrivano, prima o poi, anche in Europa. La ricerca rileva come spendono e risparmiano gli americani per età e a seconda delle fasi di vita. I dati raccolti ci permettono di ragionare su come si gestiscono le risorse finanziarie a seconda dell’età, ma soprattutto sfruttiamo questo studio per osservare comportamenti diversi intergenerazionali e sociali tra America e Italia. L’analisi osserva come tra i 40 e i 50 anni aumenta la quota destinata a risparmi e/o investimenti, del resto è questa la fase di vita … Continua a leggere

"Le grandi dimissioni": se i dipendenti non vogliono tornare al lavoro

«Great Resignation» è il termine che ha usato Anthony Klotz, professore di Management alla Mays Business School del Texas, per raccontare quello che sta succedendo soprattutto negli Stati Uniti con un record di dimissioni registrate a marzo 2021. Il video ‘Adults returning to work’ – anche se è in inglese, si capisce benissimo – sta circolando dal 10 settembre -, scovato da @Mattia Rossi, è interessante da vedere. Anche l’Italia ha i suoi problemi su questo fronte. Sono quasi 500 mila le persone che si sono dimesse in Italia, secondo i dati di fine settembre 2021, e non sono quelli che vanno in pensione. Molti dei nostri clienti, ormai da tempo, si trovano in difficoltà, non solo per il reclutamento … Continua a leggere

Demografia: un destino ineluttabile, o no?

Tsunami demografico Italia, inverno demografico, valanga silver … negli ultimi mesi non passa un giorno che non si parli in TV, sui giornali, nelle app del problema del calo demografico nel nostro paese. Eppure lo sapevamo dal 1972! Ne parlavo già in questo articolo del Blog del 2021. Oggi resta ancora più valido, e aggiungiamo una proposta di azione a fine articolo! Perchè i problemi bisogna anticiparli a saperlo fare, altrimenti bisogna conoscerli bene, con dati e numeri, da fonti affidabili e poi risolverli. _________________________________________________________________________________ Nel 1804, anno dell’auto proclamazione di Napoleone a Imperatore, sul pianeta c’erano 1 miliardo di persone. Appena un secolo e mezzo dopo, nel 1960, gli abitanti del pianeta erano 3 miliardi[1], entro il 2040 la popolazione … Continua a leggere