Scomparirà una classe su dieci. Questo uno dei primi dati emersi dalla ricerca della Fondazione Agnelli. E ci saranno 55 mila insegnanti di troppo, magari non proprio giovanissimi vista l’età media nella P.A.. Dati e numeri, a saperli leggere, possono anticipare scenari dei quali occuparsi molto prima che si verifichino, perchè quando poi diventano realtà sono difficili da recuperare.
Parlare di calo delle nascite, invecchiamento della popolazione, fertilità … vuol dire parlare di megatrend e, in particolare, di quello demografico. Da anni in GM ne seguiamo l’evoluzione in Italia, e soprattutto, osserviamo come non emerga un approccio sistemico e politico su questo. Un milione di studenti in meno significa che ci saranno anche insegnanti in esubero, difficile da pensare, terribile da dire. Ne parleremo meglio al II convegno dei futuristi italiani, vieni a trovarci, GM interviene nella sessione pomeridiana.
Ma …, c’è sempre un ma, a volersene occupare davvero potrebbe diventare una grande opportunità: per studenti e insegnanti. Quest’anno, tra gli esercizi di futuro fatti al Master, insieme ai miei colleghi di corso, qualche idea è arrivata e, guarda caso, siamo partiti proprio da li, dai dati voglio dire.
Oltre a ripensare il numero di studenti per classe, oppure ripescare il modello delle classi miste per età, peraltro ancora presente in qualche valle o comunità di piccole dimensioni, potrebbe essere l’occasione giusta per rivedere i modelli di insegnamento e ri-allineare gli insegnanti al nuovo mondo di oggi in cui tutti, docenti – alunni – famiglie, re-imparano e sperimentano nuovi modelli di didattica e apprendimento. Da qualche parte si sta già provando e allora perchè non anticipare e fare un esercizio di futuro che consenta di esplorare queste nuove possibilità?
Futures Literacy è una delle competenze che dovrebbe essere insegnata a scuola nel XXI secolo. Leggere, scrivere e fare i conti sono certamente importanti, ma erano essenziali per sopravvivere nei secoli scorsi oggi, invece, diventa essenziale acquisire la capacità di affrontare il futuro, per gli adulti sicuramente, ma ancora prima, per i ragazzi.
Ci sono già esperimenti in giro, ad esempio con il prof. Rocco Scolozzi dell’Università di Trento, che propone ai ragazzi, già dalla seconda media in poi, laboratori di futuro per allenare i ragazzi a pensare in modo sistemico, una delle competenze della Future Literacy, leggi qui qualcosa di più su questo lavoro fatto in una scuola media. E questo è solo una parte degli esercizi di futuro fatti in classe.
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ip
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