Una potente forza economica sta emergendo senza fare troppo rumore, della quale non c’è ancora piena consapevolezza e non tutti riescono a coglierne la portata e l’impatto.
Si tratta della Longevity Economy: in un mondo concentrato soprattutto sul dramma del calo demografico e dell’invecchiamento, proprio questo fenomeno, anche detto Silver Economy, rappresenta un’occasione da non sottovalutare per molti motivi: fra tutti il primo è che proprio in questo ambito si stanno generando nuove necessità che richiederanno sempre più velocemente future innovazioni di mercato di business.
Mentre le generazioni che alimentano questa tendenza – composta principalmente da Baby Boomer over65, Matures e Founders – continuano a sfidare gli stereotipi sull’invecchiamento, si apre un nuovo capitolo di opportunità senza precedenti.
CHE COS’E’ LA LONGEVITY ECONOMY
La Longevity Economy è un termine che descrive l’insieme delle attività economiche e delle opportunità di mercato create dal crescente invecchiamento della popolazione.
A seguito dell’aumento dell’aspettativa di vita, e di conseguenza, dell’aumento del numero di anziani nella società, molti settori e attività economiche ne beneficeranno in modo diretto o indiretto.
Lo scenario attuale dell’epoca della longevità presenta specifiche caratteristiche sociali, economiche, demografiche, motivazionali-ambientali:
1- Caratteristiche sociali
- I Baby Boomer over65 e le altre due generazioni più anziane viventi – Matures e Founders – sono le ultime generazioni ad aver avuto la possibilità di risparmiare in modo consistente.
- La maggioranza degli over 65 è in buona salute.
- In Italia, uno dei paesi con il più alto livello di risparmio, nel 2031 ci saranno 21 milioni di pensionati, rispetto agli attuali 16 milioni (Le pensioni vengono percepite anche da categorie diverse e più giovani).
- Entro il 2035 i Baby Boomer potranno essere in pensione.
- Le donne, in media, vivono più a lungo degli uomini.
- Secondo i medici specialisti della terza età, un 65enne di oggi si trova nelle condizioni fisiche e cognitive di un 40enne di 30 anni fa.
2- Caratteristiche economiche
il Report Oxford Economics e Technopolis Group, per conto della Commissione Europea 2020, rileva che:
- entro il 2025, solo nel Vecchio Continente, «l’economia d’argento»
- arriverà a valere 5,7 trilioni di euro, pari a quasi un terzo del Pil dell’Unione, e
- creerà lavoro per 88 milioni di persone
3- Caratteristiche demografiche
Indicatori Istat 2022 (https://www.istat.it/it/files//2023/04/indicatori-anno-2022.pdf)
- Gli over 65 in Italia sono 14 milioni a inizio 2023, pari al 24,1% della popolazione totale (+0,3% rispetto al 2022). La loro concentrazione è maggiore al Centro e Nord Italia (24,7%, 24,6%), inferiore al Sud (23%).
- Gli over-80 sono 4,530 milioni, cioè il 7,7% della popolazione totale (+0,1%, nonostante la super-mortalità innescata da Covid). L’8,2% della popolazione totale al Nord e al Centro, il 6,8% nel Mezzogiorno.
4-Caratteristiche motivazionali-ambientali
La ricerca su Longevity Economy 2023, di KPMG E IPSOS (presentata in Assolombarda il 10 maggio 2023)
- 1 Su 3 vuole continuare ad essere attivo (dedicandosi a lavoro, hobby e volontariato)
- il 73% degli italiani tra i 60 e i 75 anni è soddisfatto dell’esperienza lavorativa attuale o passata in termini di realizzazione, gratificazione e senso di sicurezza.
- Le preoccupazioni sul futuro, invece, sono per il 70% legate alla sfera economica (con quesiti come “Riuscirò a mantenere la mia qualità di vita?” e “La pensione sarà adeguata al mio stile di vita?”), mentre nel 12% dei casi è legata alla qualità e quantità delle relazioni.
SETTORI E ATTIVITA’ IN CRESCITA CON LA LONGEVITY ECONOMY
La lista non è esaustiva, tuttavia propone possibili revisioni di attività e mercati alla luce di una tipologia di cliente senior molto diverso da quello del secolo scorso alla stessa età.
Alla luce di questo scenario, diversi settori economici possono avere interessanti prospettive di innovazione e di crescita sia a livello di prodotti che di servizi, come ad esempio i seguenti:
Occorre trasformare la visione del senior o dell’anziano ereditata dai secoli passati, percepito come fragile, poco proattivo e capace, malato o comunque debole fisicamente, passando ad una visione nuova, oggi possibile e realistica perchè innescata dal cambiamento delle condizioni di salute estremamente migliorative grazie alle scoperte medico-scientifiche e di cura.
Gli Over 65 del XXI secolo, in maggioranza sono:
in buona salute, attivi, curiosi, con disponibilità finanziaria, attenti alla salute, all’elimentazione e alle relazioni sociali, interessati ad informarsi, motivati ad apprendere, liberi da vincoli di necessità professionale, hanno tempo da investire in attività e ambiti plurimi, desiderio di legacy e contatto con i giovani. Molti di loro svolgono attività di volontariato, oppure, soprattutto in Italia a causa del forte e veloce aumento di anziani, sono caregiver verso i propri genitori anziani, soprattutto le donne senior.
Guardare ai senior come clienti potrebbe contribuire a facilitare la costruzione di un futuro prossimo con più opportunità a cui guardare sotto diversi livelli, a cominciare da quello sociale ed economico, oltre che di sistema e di equità sociale..
Insomma, allungando lo sguardo, se si vuole cogliere la sfida e l’opportunità, c’è del lavoro da fare.
ip
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