Il campo di Generation Mover è, come ben noto, l’insieme delle 7 generazioni attualmente presenti sul pianeta: quelle che vengono dal passato e quelle che nascono oggi.
E quelle future? Quali saranno le caratteristiche della prossima generazione?
L’articolo (in inglese) che vi proponiamo delinea uno scenario clamoroso: noi pensiamo di vivere in un’epoca di profondi cambiamenti, dice, ma ciò che conosciamo è nulla in confronto con ciò che ci aspetta.
Perché stiamo vivendo l’ultima epoca “umana” prima dell’avvento dell’Intelligenza Artificiale (AI).
L’autore fa riferimento a quanto elaborato nell’ambito del cosiddetto transumanesimo, una corrente di pensiero che ha in Ray Kurtzweil uno dei suoi esponenti di punta. Quest’ultimo sostiene che, a motivo della crescita esponenziale delle nuove tecnologie, durante il XXI secolo avrà luogo un progresso pari a 1.000 volte quello realizzatosi nel solo XX. Oggi ancora siamo abituati a considerare i device digitali e relativi software come macchine create dall’uomo e da questo controllate. Ma attenzione: presto (c’è chi dice addirittura entro il 2050) l’AI non sarà più qualcosa in grado di aumentare e potenziare la nostra realtà, bensì un soggetto autonomo che trasformerà il mondo in forme e modi che nemmeno riusciamo a immaginare. Non solo sarà in grado di imparare da sola e di produrre elaborazioni ben al di sopra delle capacità intellettive umane, ma arriverà al punto di creare da sé i propri campi di azione, stabilirà liberamente i propri obiettivi, coltiverà i suoi propri interessi. Vivrà di vita propria e sarà fuori dalle capacità di controllo da parte degli esseri umani.
Anche se l’articolo non è breve, vale la pena dargli una lettura con la mente aperta ai notevoli stimoli di riflessione che contiene. Perché la prossima generazione di umanità è appena fuori dalla porta, e già sta bussando per entrare nel nostro mondo.
Mattia Rossi