Nuovo mondo: quando fallire è solo un pezzo di un progetto più grande.
Si può dichiarare il fallimento della propria azienda e nello stesso tempo dirsi contenti e ottimisti? Sì, si può, visto come si esprime Ugo Parodi Giusino, 36 anni, millennial.
In questo articolo: lui è il fondatore di Mosaicoon, un’azienda siciliana operante nel marketing in Rete in via di chiusura dopo una parabola che nel giro di un decennio l’ha vista nascere, svilupparsi a livello internazionale e poi incontrare una serie di difficoltà che hanno portato appunto alla fine dell’avventura.
Troviamo, nelle sue parole, il condensato di una cultura imprenditoriale tipica delle ultime generazioni – dai Millennials in giù – e molto diversa da quella diffusa nei decenni scorsi. Qui siamo di fronte a una generazione convinta che l’obiettivo di un’impresa non sia soltanto “produrre capitali, ma anche creare valore” e che un esito negativo non offuschi il valore di un’esperienza vissuta comunque con entusiasmo e convinzione.
E’ una generazione che non ha paura di fallire, perché anche dalla chiusura di un’azienda si possono trarre insegnamenti utili per la prossima avventura.
Siamo ben lontani da quell’ approccio che molti appartenenti alle generazioni precedenti, ma non solo, hanno conosciuto: il fallimento visto come un dramma che dal professionale sfocia nel personale, dove ci si gioca non solo i beni materiali ma anche quelli intangibili come la stima e l’autostima, la reputazione, la voglia stessa di ripresentarsi in campo con un progetto nuovo.
Parodi Giusino ha 36 anni e una grande serenità nel passare in rassegna dinamiche e motivi (interni ed esterni all’azienda) che hanno portato alla chiusura. Mostra di considerare la parola “fallimento” un semplice termine tecnico-giuridico che coinvolge la sola azienda interessata: lui, personalmente, sta già pensando a che cosa fare di nuovo.
Il mondo dei Millennials è un mondo irrimediabilmente complesso e dinamico. Le aziende nascono e muoiono dall’ oggi al domani, per le motivazioni più disparate e multiformi. Non è più tempo per “un lavoro per la vita” tanto per i dipendenti quanto per gli imprenditori.
Adottare questa nuova forma mentis è altamente consigliabile per tutti.
Mattia Rossi
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