Sono stati i Baby Boomers a far vincere i Conservatori, e non i post su Facebook o le Botchats. Inizia così l’articolo di Alex Hern su The Guardian.
A livello storico, politico, economico e finanziario stiamo assistendo a ‘virate’ sociali sotto la spinta quantitativa dei Baby Boomers che rappresentano la generazione più numerosa di sempre, quella che oggi sta cambiando le regole del mercato e dell’economia costringendo le aziende a reinventare regole e prodotti a misura di ‘anziano’ o giovani adulti, ad usare il vocabolario generazionale.
Basta guardare con le lenti generazionali questo grafico che illustra le intenzioni di voto suddivise per gruppi di età:
Per questa coorte, la “legacy” (eredità) è irrinunciabile, una vera e propria stella polare: è la generazione che ha fatto dell’attivismo politico la propria bandiera, dello stare insieme e lottare per cambiare le cose una ragione di vita. E sa farlo tuttora, anche nella nuova dimensione digitale.
Le persone che oggi hanno più di 55 anni in UK fanno parte dei Baby Boomers e dei Matures: in totale rappresentano il 36% di tutta la popolazione, pari a quasi 22 milioni di aventi diritto al voto.
Che cosa lasciano in eredità esattamente? Non è chiaro, in realtà. Di certo le cose non vanno bene come si era immaginato in passato, altrimenti l’esito delle elezioni sarebbe stato diverso, ma come andranno da qui in avanti è immaginabile solo in parte. Vedremo.
Del modo di guardare al futuro a seconda della fase di vita e dell’età abbiamo già detto. Qui conta evidenziare che, da fruitori entusiasti delle nuove tecnologie, i Baby Boomers ne sono diventati anche i maggiori divulgatori, postando e diffondendo via social i messaggi creati ad arte, dai Conservatori in questo caso: contenuti poco complicati e facili da ripetere, come un mantra.
Succede anche in Italia. I partiti politici lo sanno bene, e sono essi stessi a veicolare messaggi semplici e di presa immediata, che vengono diffusi anche sui siti dei competitors, in modo tale che anche questi ultimi divengano ripetitori inconsapevoli a favore del proprio avversario. Basta un commento, non importa se pro o contro, per contribuire a rendere virale il messaggio, e il gioco è fatto.
E’ diventata digitale la vecchia regola del marketing e della comunicazione: “Purchè se ne parli”.
Soprattutto quando – come nel caso dei Conservatori britannici – si riesce a suscitare l’interesse dei Boomers, e quindi a fare in modo che a rilanciare e diffondere questi contenuti sia il gruppo più numeroso in assoluto…
Isabella Pierantoni
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