Da qualche anno esiste un evento italiano in cui trovarsi per ragionare sul mondo che sarà, per provare a immaginarlo ma soprattutto per provare ad ‘anticiparlo‘ attraverso la condivisione e il confronto di esperienze, esplorazioni teoriche ma anche concrete, think-tank ecc. è il convegno annuale dei futuristi italiani, che quest’anno si è tenuto presso il CNEL di Roma, organizzato dalla neonata Associazione dei Futuristi Italiani – AFI presidente Roberto Poli – insieme a IIF – Italian Institute for the Future con Roberto Paura e il Millennium Project con Mara Berardo.
Per guardare avanti bisogna lanciare lo sguardo verso l’ orizzonte e identificare uno o più punti da osservare, tutto comincia da qui. Allo stesso tempo, è uno sguardo che diventa sempre più consapevole strada facendo.
A mio parere, oggi, uno dei punti di osservazione principale verso il futuro sono le generazioni più giovani, sono loro che si preparano a partire e che contengono ‘in nuce’ indizi di futuro concreti. Forse non hanno ancora ben chiare le mete, il percorso, i mezzi ma di sicuro intravvedono un orizzonte nuovo e sono piuttosto consapevoli, molto più delle generazioni precedenti, di quali siano gli strumenti e i metodi che non funzionano più e che non gli servono.
Il luogo migliore per individuare e preparare il mondo che sarà comincia dalle scuole, del resto i ragazzi oggi vivono in un presente che è stato il futuro di qualcun altro. E lo sanno.
Parte da questo assunto la sessione di “Scuola e Futuro” che ho coordinato lo scorso 24 maggio durante i lavori del convegno dei futuristi italiani 2019.
Sono state illustrate e condivise 3 esperienze di lavoro a scuola, progetti audaci e coraggiosi, tutti con promotrici al femminile, per innovare il modello didattico attuale con contenuti e metodi al passo coi tempi e soprattutto più vicini al bisogno di più futuri possibili e plausibili dei ragazzi, che proprio oggi costruiscono il loro presente di domani.
- “Ricomincio da me” è un progetto-pilota (illustrato dalla dirigente scolastica Stefania Rubatto e dalla docente Antonella Di Sessa dell’Istituto comprensivo ‘Rina Monti Stella’) che porta una nuova skill direttamente nel processo didattico: la competenza di futuro.
Stefania e Antonella, si sono chieste come e quando e a che età sostenere i ragazzi a creare e scegliere più alternative possibili per il loro futuro, non solo per la scelta scolastica-professionale ma, più importante, per la loro vita. Hanno deciso di farlo attraverso laboratori di ‘Futures’ Literacy’, cioè degli esercizi di futuro a scuola che allenano gli studenti a scoprire e praticare la competenza di futuro: pensiero prospettico, capacità strategica, pensiero sistemico e di orientamento in un contesto complesso e veloce come quello attuale. Tutte capacità richieste nel mondo del lavoro ma determinanti nel guardare al futuro con metodo in modo da sviluppare una capacità decisionale più forte ed efficace già nel presente, a scuola appunto.
- “La scuola del futuro oggi” è un progetto di lavoro nato 5 anni fa dalla visione pionieristica di Chiara Burberi, co-fondatrice di Redooc.com.
Chiara crea la piattaforma Redooc.com per introdurre nelle scuole italiane un nuovo strumento di apprendimento: il Digital Learning Game, ossia il mezzo più conosciuto e utilizzato dai giovani delle generazioni Alpha (0-8 anni) e Z (9-25 anni). Soprattutto lo promuove per applicarlo alle materie STEM (Science, Technology, Engeneering, Math), ossia le discipline scientifiche strategiche e fondamentali nel mondo nuovo attuale. Con video-lezioni, giochi, quiz e altro l’obiettivo è leggere il mondo con la matematica e divertirsi. Capire che la vita quotidiana è traducibile nel linguaggio matematico può apparire ‘rivoluzionario’, ad oggi molte scuole, ma anche famiglie, a cominciare da medie e licei stanno ‘giocando’ alla matematica con Redooc.com.
Ma non finisce qui: Chiara si dà anche l’obiettivo di sostenere in particolare le ragazze, spesso lontane per pregiudizi culturali diffusi, nell’apprendimento e scoperta della matematica, cercando concretamente di combattere gli stereotipi di genere da subito: a scuola.
- “Design Fiction: esplorare il futuro con gli oggetti di domani” è un’idea di Gloria Puppi, fondatrice di Novus Lab, che attraverso l’applicazione di strumenti e metodi specifici aiuta a sviluppare la capacità di pensare al futuro concretamente attraverso la creazione di oggetti che serviranno a soddisfare i nuovi bisogni di un nuovo mondo.
Gloria nel suo ultimo lavoro con i ragazzi dello IEO di Torino, condivide un metodo da lei inventato innovativo: partendo dall’ analisi ed esplorazione di scenari futuri possibili, attraverso l’utilizzo di strumenti futuristi creati ad hoc, ha condotto un workshop in cui i partecipanti hanno lavorato per immaginare e costruire oggetti con funzionalità pratiche per rispondere a problemi concreti inevitabili nel 2050, come ad esempio: il sovraffollamento del pianeta, la gestione dei defunti, limitare la spesa sanitaria, salute e altro.
I risultati di questo, come di altri laboratori, si possono toccare con mano e rendono visibile la cultura e l’immaginazione favorendo un’immersione concreta e realistica nel futuro 2050, certamente non virtuale.
A breve verranno distribuiti gli atti del convegno con i contenuti degli interventi.
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Isabella Pierantoni
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