Mestieri nuovi o nuove opportunità? Parte da qui la riflessione su quante ‘personas’ possiamo essere. Oggi il termine è utilizzato per lo più a livello divulgativo nel settore della comunicazione e del marketing per identificare i profili del consumatore, ma le accezioni possono essere tante.
L’articolo in questione, anzi il video, di Michela Rovelli, sulle donne innovatrici parla di Francesca Bosco nel suo ruolo di Project Lead Cyber Resilience al WEF (World Economic Forum) la quale, in modo lieve ma concreto, fa capire bene cosa si intende con questo termine. Soprattutto manda un chiaro messaggio su quello che oggi è il profilo di ‘Personas’ più diffuso: quello digitale con rischi e opportunità annessi.
‘Personas’, in parole semplici, sono ‘personaggi’ o profili, per lo più generalisti e inventati, che rappresentano diverse tipologie di utenti o clienti.
Francesca Bosco, Xennial (cioè a cavallo tra Millennials e X Generation) rappresenta bene un personaggio tipico di questa generazione: donna, laureata, interessata al mondo e a quello che accade, sguardo oltre i confini nazionali, preparata, curiosa, utilizzatrice senza problemi delle tecnologie, pronta a cogliere occasioni ma anche a cambiare idea. Dopo un passaggio all’ Unicri accetta di diventare consulente WEF per aiutare le persone a difendersi in rete. Ed eccoci al punto, nel video dice:
“… le persone esistono nella realtà, ma è una realtà anche la persona digitale, e non è che se chiudi la finestra su Whatsapp o su Facebook poi lì non esisti più …”.
Quanti tipi di ‘personas’ interpretiamo al giorno? Soprattutto, lo sappiamo?
Il confine tra sicurezza, etica e consapevolezza è irto di spine e punti di vista, certo non è qui che va trattato, tuttavia da qui si può partire per pensare a quanti profili personas abbiamo, o perlomeno che gli altri ci hanno dato, per chiederci come proteggerli, alle volte basta un pò di buon senso, come non dare a chiunque i propri dati personali. Banale, certo, ma evidentemente non tanto se ancora molti di noi lo fanno.
Detto questo, mentre il video scorre penso anche: quante persone sanno di avere una personas digitale, sociale, famigliare, professionale oltre che reale? Quanti la usano o la proteggono?
Mi colpisce che esistano possibilità di mestieri mai nemmeno immaginati solo dieci anni fa. Il web, che in questi giorni ha compiuto 30 anni, è spesso oggetto di attacchi e in molti pensano che tolga lavoro ma i vantaggi e le opportunità, in realtà, sono molti di più.
Le personas in qualche modo confinano con le molte identità che ciascuno di noi ogni giorno assume e, piaccia o no, l’identità digitale è parte dell’identità reale. Le generazioni più giovani lo sanno e sempre di più utilizzano l’identità digitale per lavoro, per i servizi, per il divertimento, per la formazione, come dimostrano le scelte fatte da Francesca.
Le tecnologie offrono opportunità, coglierle è questione di curiosità, conoscenza e disponibilità.
A qualsiasi età.
ip
SAVE THE DATE: 14 Maggio 2019 SOLO UN FUTURO NON BASTA
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