Pur nella consapevolezza che c’è ancora molto da fare, negli ultimi anni si sono osservati cambiamenti importanti verso una maggiore emancipazione femminile. Tuttavia, se ne osservano altri che fanno emergere chiaramente come si stia andando verso una polarizzazione delle relazioni tra i generi, si tratta di “Gender decoupling“, un disaccoppiamento delle identità e delle relazioni tra i generi.
All’orizzonte, e di nuovo, come sempre accade nei periodi di crisi e di transizione, si profilano ulteriori e inattesi ostacoli verso la realizzazione della parità tra i generi, e contro le donne in particolare. Emergono Indizi da non sottovalutare e da osservare con attenzione per non restare sorpresi.
In molti Paesi, soprattutto quelli in cui si sta verificando un calo demografico (come Cina e Corea del Sud, ma anche nei paesi dell’Est Europa e in Italia) si è tornati a parlare di ruolo prioritario della donna in qualità di madre e di responsabile delle attività di cura. Si diffondono il fenomeno della manosfera, spazi online di ritrovo per uomini che si definiscono contro le donne, e movimenti femministi radicali, come 4B in Corea del Sud.
La novità riguarda gli atteggiamenti delle generazioni verso questi fenomeni, una novità inquietante e preoccupante.
Odio contro le donne, femminismo radicale, relazioni polarizzate
Isabella Pierantoni, fondatrice di Generation Mover, futurista e sociologa, ne parla nella rubrica ‘C’è futuro e futuro’ di ASVIS, esponendo la tesi pubblicata in Emerging Long Term Report 2024 di IIF – Italian Institute for the Future,
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A cura di Elis Viettone e Maddalena Binda, Editing e grafiche di Maddalena Binda