Indagine: “Una fotografia del Coaching in Ticino”
con Isabella Pierantoni e Monica Giacomini
Lo scorso 8 febbraio 2017, per ICF Ticino (con Romina Henle e Amedea Pennella), nella sede USI Università della svizzera italiana, insieme a Monica Giacomini abbiamo restituito alla comunità dei coach svizzeri del Ticino i risultati dell’ indagine “Una fotografia del coaching in Ticino” effettuata con lo strumento Generation Mover Analysis.
Una prospettiva di mercato e di bisogni: dei coach e dei clienti
L’applicazione della metodologia generazionale, in questo contesto, ha permesso di ‘mettere in luce’ alcuni punti particolari come:
l’analisi demografica della popolazione coinvolta, lo stile nell’utilizzo delle tecnologie, i diversi mondi formativi a supporto della professione di coach, i temi ‘caldi’ dei clienti, la visione sul futuro dei coach e dei consulenti e molto altro.
Uno dei temi che ha destato particolare interesse é stata l‘analisi dei temi portati dai clienti ai loro coach durante le sessioni, distinti sia per genere sia per generazione. Qui é stato utile il confronto con il benchmark italiano dello stesso settore – derivato da altre analisi di Generation Mover – da cui sono nati spunti per avviare delle riflessioni su come prepararsi per gestire al meglio i bisogni dei clienti, e anche delle organizzazioni, così diversi per fascia d’età e sesso.
Ad esempio é stato rilevato un forte interesse dei clienti per il tema life-work balance: la sorpresa ha riguardato lo spostamento di peso tra uomini e donne, a seconda della generazione di appartenenza, uno spostamento impensabile solo 5 anni. Oppure il modo in cui il riconoscimento professionale ed economico viene sentito da diverse fasce d’età e dal genere, con un impatto in termini di rewarding e performance immediato. Insomma tanti elementi di riflessione utili sia per i coach che per il mercato in generale, anche in un’ottica di marketing.
In un’ottica scientifica, é interessante anche per i professionisti del coaching rilevare come il mutamento dello scenario geografico e demografico -l’ età media della popolazione svizzera é più bassa di quella italiana – sia accompagnato da un cambiamento di valori, bisogni, aspettative e ambizioni diverse anche a pochi chilometri di distanza e con una popolazione di riferimento non troppo distante da quella nazionale, visto che nel Ticino vivono e lavorano molti italiani.
Altro aspetto: la necessità di declinare diversamente il servizio di coaching. Quali risorse, quali strumenti per i coach o gli specialisti di settore, sono utili o strategici -in questo momento storico-sociale- per fare meglio il proprio mestiere.
I clienti e i coach, italiani e svizzeri, visti in ottica generazionale per cominciare a ri-pensare il coaching e il futuro.
Grazie colleghi ticinesi!