“Perchè i giovani studenti non sanno scrivere, in modo formalmente corretto, una mail o una lettera?”. La domanda è stata posta sui social dalla Prof. Brittney Cooper della Rutgers University, il tema ha generato grande dibattito, tanto da diventare virale in poco tempo.
In risposta al tweet della professoressa si è alzato un polverone e molte delle persone intervenute – che non appartengono solo alla Z gen (15-24enni)- hanno reagito con sdegno bipartisan sia pro che contro i ragazzi che iniziano le mail formali con espressioni che un tempo erano legate ad un linguaggio amicale, come “ciao” o altro. Non si può negare che la Z gen, partecipando alla discussione, non ha difeso molto bene la posizione, rispondendo ancora una volta in toni non del tutto consoni, agli occhi dei ‘grandi’ ovviamente.
Ma le generazioni dei Millennials e X gen, sono poi così diverse dalla Z?
Poppy Noor, giovane autrice millennial curatrice della rubrica “life and style” del “The Guardian” riprendendo il tweet propone una sua lettura in un interessante articolo. Prima ricorre alla sua personale esperienza di quando era studentessa e scriveva mail ai professori, e poi allargando lo sguardo a cosa dicono studenti e professori online dai forum a wikipedia e oltre, ascoltando i diversi punti di vista. Sfogliando la casella mail della sua corrispondenza da studentessa universitaria scopre che non era poi lontana da quello che ancora oggi gli studenti più giovani fanno e che è oggetto del dibattito in corso.
Nell’analisi quello che colpisce di più sono le Q&A degli studenti di oggi, che si trovano alle prese con docenti che non rispondono, che bloccano, che non scaricano i documenti allegati … creando un vortice di insicurezza e ansia che le giovani menti universitarie non sempre sanno come gestire al meglio.
Allo stesso modo, esistono forum di professori che si lamentano non tanto della mancanza formale di linguaggio della mail, ma della quantità di informazioni inutili che contengono, o dello stile decisamente fuori luogo e inappropriato, rasentando la sfacciataggine.
Ciliegina sulla torta è che Poppy Noor ha scoperto che esiste perfino una pagina wikipedia su come scrivere correttamente una mail al proprio insegnante … davvero ne abbiamo bisogno? [Evidentemente si].
Beh, ma alla fine? Qual è la risposta alla domanda di partenza “gli studenti sanno scrivere una mail?”
Secondo l’autrice non esiste una sola risposta ma ben tre:
- No, chiaramente gli studenti non sanno come scrivere un’e-mail.
- Alcuni insegnanti sono meschini da morire, rispondendo male agli studenti sia via mail che in classe, e se lo raccontano apertamente in alcuni forum on line.
- Alla fine non tutti la pensano uguale: tra la professoressa a fine carriera, con più di un capello bianco in testa e il professore appena insediato ci sono almeno 20 anni di differenza e tra questi almeno una se non due generazioni di differenza, perciò la verità è che il linguaggio va adattato, sempre, all’interlocutore che ci troviamo davanti.
La risposta di Generation Mover™
Sorvolando sul livello di preparazione linguistico, che è un tema molto più ampio ma dolente, appartenente ai giovani studenti universitari italiani e alla qualità delle loro tesi non sempre di buon livello da questo punto di vista, forse i giovani sanno come scrivere un’e-mail, ma certamente non hanno ancora fatto propria l’idea e la pratica che la forma, lo stile e il contenuto va adattato all’interlocutore e al ruolo. Lo dimostra il fatto che esistano luoghi e forum, nazionali e internazionali, in cui imparare a scrivere mail e contenuti specifici per ogni interlocutore.
D’altra parte, lato generazioni più adulte, oltre a rilevare fastidio sarebbe utile, soprattutto in contesti educativi ma non solo, attuare una formazione specifica anche su questo, oltre che lamentarsi online e/o fare catalogo di modi di dire inappropriati, o no?
Tu cosa ne pensi? Quali esperienze hai avuto? (Tanto per usare il tu :-))
Francesca Praga, Isabella Pierantoni
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