Il miglior prof del mondo? Insegna a fare impresa alla generazione Z

Daniele Manni

Ogni generazione pensa di essere più intelligente di quella precedente e più saggia di quella seguente”. Questa frase di George Orwell è una costante delle presentazioni di Generation Mover: un modo per ricordare quanto di soggettivo ci sia nelle nostre relazioni interpersonali e intergenerazionali.

Mi è tornata in mente mentre leggevo questa intervista al prof. Daniele Manni, il docente italiano entrato nei 12 finalisti degli Innovation and Entrepreneurship Teaching Excellence Awards di quest’anno. Mi è tornata in mente perché alla domanda “come sono i giovani d’oggi?”, il prof. Manni (59 anni) ha risposto così: “molto meglio del passato”.

Questo signore è un professore di scuola superiore, ma fino al 1999 è stato imprenditore egli stesso. Oggi non si limita a insegnare ai suoi studenti le basi teoriche dell’informatica, ma vuole accompagnarli concretamente sulla strada del fare impresa. Una trentina di idee imprenditoriali e otto startup realmente avviate sono il risultato visibile del suo modo di lavorare, decisamente atipico per la scuola italiana. I dettagli sono nell’articolo, ma ciò che preme sottolineare qui sono almeno due aspetti.

Innanzitutto, quel “i giovani d’oggi sono molto meglio del passato”. L’apertura, la fiducia, la capacità di vedere e apprezzare le potenzialità dentro una generazione così lontana sono la premessa indispensabile per aiutare i ragazzi a crescere.

E poi, la fecondità dell’incontro tra la conoscenza e l’esperienza di un Boomer, e la freschezza d’idee e l’energia della Z Gen. Quando tale incontro avviene all’ insegna dell’apertura e della comunicazione piena e schietta, i risultati sono… di livello mondiale.

Leggi qui l’intervista.

Aggiornamento: alla finale degli Awards svoltasi ad Aveiro (Portogallo), il prof. Manni ha conquistato una Menzione Speciale con attestato di merito, con particolare riferimento alla startup Mabasta, creata dai suoi alunni per contrastare il bullismo. Inoltre è risultato vincitore, ex aequo con l’irlandese Paul Flynn, di una competizione tra 22 poster di altrettanti relatori. A questo link i dettagli sull’evento portoghese.

Mattia Rossi

 


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