Khaby Lame, Z Gen: come diventare famoso con un'idea semplice

Di come, con i social network, si possa guadagnare ne abbiamo parlato più e più volte. Quello che contraddistingue un successo duraturo da uno estemporaneo, come sempre, è la strategia che c’è alle spalle.

Ci sono fenomeni social nati per caso che nel tempo si sono affermati dimostrando di riuscire a trasformare un gioco in professione e altri, invece, che dopo un picco di notorietà sono caduti nel dimenticatoio, senza lasciare traccia. 

Che ne sarà di Khaby Lame, la nuova star di Tik Tok?

Tik Tok è per antonomasia la piattaforma degli Z gen (11-26enni) anche se, visto il successo ormai indiscusso, da un anno a questa parte è presa d’assalto anche dai Millennials (27-41enni) e dagli X gen (42-56enni), anche se non con gli stessi risultati brillanti (eh già, non sempre “esserci” vuol dire lasciare una traccia significativa ed essere in grado di ritagliarsi una fetta di pubblico adeguato)

Khaby ha 21 anni, è disoccupato, vive a Chivasso e in poco più di un anno ha raggiunto i 23,8 milioni di follower, addirittura più di quelli di Gianluca Vacchi, che imperversa con i suoi balletti su tutte le piattaforme social esistenti. 

Il tutto è nato per noia, durante il primo lockdown: un sacco di tempo libero da occupare e una buona dose di fantasia sono stati il giusto mix che gli hanno permesso di raggiungere il successo in pochissimo tempo.

La particolarità dei video di Khaby è che sono addirittura senza parole, il format è di una semplicità disarmante: prende un video qualsiasi di quelli originari del sud est asiatico, che spesso offrono soluzioni improbabili a problemi inesistenti e fornisce una soluzione … beh, logica

Il risultato? Esilarante e che incolla al video, non ci si stanca mai di guardarlo!

Chiave del successo è anche l’uso del linguaggio non verbale, che lo ha reso una star all’estero, soprattutto in Brasile e in Russia. 

In una recente intervista sul Corriere ha ammesso che non s’aspettava tutto questo successo, anche se i numeri crescevano in modo esponenziale di giorno in giorno. 

La dimostrazione, però, che per mantenere il successo non basta avere fantasia sta nel fatto che tra le prime interviste e quest’ultima è cambiato un dettaglio fondamentale: oggi ha alle spalle un’agenzia media che lo aiuta a trasformare un successo casuale in uno duraturo, almeno si spera.

L’altro elemento importante per cui ne parliamo in questo Blog è che anche lui è un altro esempio di come i ragazzi della Z Gen sappiano utilizzare i nuovi strumenti  e farne una professione. Magari a tempo. Ma del resto la temporaneità è una variabile da riconsiderare e su cui tutti dobbiamo imparare ad investire. 

Francesca Praga

 

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