Questioni di cuore … e di business!

Ai miei tempi … “ spesso iniziano così i racconti di come si sono incontrate e conosciute le persone, se poi li guardiamo a distanza di decenni ne cogliamo addirittura i cambiamenti nei comportamenti, di generazione in generazione.

L’amore o, meglio, il dating (appuntamenti per verificare eventuale ‘connessione’ sentimentale) è un settore di osservazione interessante per quanto riguarda i fenomeni sociali, che non riguarda solo le generazioni più giovani (abituate a cercare online ogni servizio per soddisfare un bisogno e, per le quali, la novità è più sullo strumento che sul contenuto) ma anche le generazioni più adulte. Queste ultime, dopo un primo momento di sospetto e cautela, si sono adeguate velocemente all’ utilizzo di strumenti digitali per colmare lacune relazionali (ad esempio ritrovando sui social network amici o amici di amici e dando il via a nuove forme di incontro) o sentimentali, ne sanno qualcosa gli over50 oramai numerosissimi sulle piattaforme dedicate al tema. Anche Lucrezia Sarnani , nel suo ultimo libro cita “… i giovani usano Facebook per rimorchiare, gli adulti per tradire“, non è sempre così però.

E oggi, come si fa per incontrare qualcuno e magari avviare una relazione? 

Nelle mie conoscenze, sono sempre di più quelli che si incontrano su Tinder, Match o anche Meetic che, seppure vecchiotto – una cosa da Boomer, direbbero i Millennials – funziona bene. E non c’è differenza d’età, accade agli under30 come a tutti gli altri, anzi. 

Per i giovanissimi anche l’avvio e la gestione dei rapporti d’amicizia passa per la rete, attraverso strumenti come l’app Yellow-for-teen YUBO (disponibile solo per sistemi Android o Apple, non visibile da pc e già questo ci dice tantissimo sul target), una sorta di Tinder per giovanissimi, dai 12 anni in su. Tra l’altro, se avete figli e notate questa immagine sul loro smartphone il mio consiglio è quello di approfondire insieme la cosa anche se qui si apre un capitolo intero a parte, sulla libertà di scegliere quali app scaricare o meno e quanto sia giusto il controllo del cellulare da parte di noi genitori, ma non è questo l’obiettivo dell’articolo.

Insomma, abbiamo visto che milioni di persone, in tutto il mondo, navigano in rete e hanno a loro disposizione decine di piattaforme tra cui scegliere eventuali partner, di ogni tipo e per ogni scopo, di lunga durata o per un tempo limitato. Siti come Cougar Italia, tutto dedicato alle over50 in cerca di una relazione con un uomo più giovane, ad esempio, e che conta più di 6 milioni di italiani iscritti, in pari rappresentazione di genere, cosa che evidenzia un cambiamento interessante nel nostro Paese.

Anche chi, tra gli over50, preferisce l’incontro di persona oggi non ha tempo da perdere e così prima fa una selezione on line su zona geografica di appartenenza, interessi, hobby, lavoro, ecc. e solo in un secondo momento decide di ‘spendere tempo’ in un incontro, del resto proprio il fattore tempo è, oggi, la moneta di scambio più preziosa.

Sarà per questo che dietro agli appuntamenti online c’è un business sostanzioso a livello economico: ne sa qualcosa Match Group che ha ben 45 agenzie nella sua lista, tra cui Tinder.

Ma come sono fatti questi siti?

La strategia di marketing alle spalle di questi siti varia a seconda del pubblico a cui si rivolgono: i siti dai colori più sgargianti e dal linguaggio diretto e chiaro sono solitamente indirizzati ai giovani under 30, come Badoo e Tinder, che però non disdegnano anche altri social network per iniziare un corteggiamento e (finalizzarlo con un incontro), d’altra parte Instagram ha avviato l’epoca del racconto delle storie via visual.

Restando sui siti prettamente di incontri, quelli indirizzati alla fascia over 30 – vedi Lovvo – presentano colori meno vivaci e design più puliti, poche scritte e la possibilità di scendere nel dettaglio con un click. Per gli over45 – vedi Meetic – il layout del sito cambia ancora: il testo e la lettura sono il principale mezzo di comunicazione.

Se incontrarsi on line è ormai la norma, la nuova prova d’amore è  disinstallare l’app di dating insieme al proprio partner.

 

Isabella Pierantoni

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