L'innovazione e i meriti … invisibili

Recentemente ho fatto  parte della giuria di un contest che premia il miglior packaging. Per i non addetti ai lavori l’innovazione legata alla tecnologia, alla ricerca della sostenibilità, al design strutturale di una confezione è difficile da comunicare.  Eppure c’è così tanta Ricerca & Sviluppo.

Agli occhi del consumatore è però un’innovazione invisibile. Ci si deve affidare al brand che diventa ambasciatore si dei valori del prodotto ma anche della  filiera e delle sue eccellenze.

E nel mondo del lavoro? Quanto le dinamiche relazionali/generazionali incidono sui fattori di crescita individuale? Quanti di noi, forti di un’idea, hanno dovuto pensare, progettare e sgomitare per farsi ascoltare e poi delegare il merito al capo?

A me è capitato di sentirmi dire dal mio responsabile “ho avuto un’idea intelligente” quando l’idea era quella che avevo proposto io il giorno prima!!!!

Vi voglio raccontare la storia di Francesco, brillante docente fino a pochi anni fa di un noto ateneo italiano, oggi accademico all’estero.

Dopo diversi anni Francesco (X Generation) si stufa di “fare l’assistente” del suo Prof. (Late Boomer). Ha al suo attivo innovativi progetti accademici ma non gli viene data la possibilità di attribuirsene il merito e di “rendersi visibile”.

Decide allora di lasciare quell’università perché trova inaccettabile la dinamica relazionale. Il Boomer non accetta che il suo “discepolo” gli volti le spalle e gli fa terra bruciata intorno, anche ora, a distanza di tempo.

Nel caso di Francesco non si è trattato di una fuga di cervelli ma di una fuga per conflitto generazionale. E’ vero il mondo accademico paga ancora dinamiche paludate e schemi a volte asfittici.

Ma il Boomer protagonista di questa storia opera in un contesto creativo, dal linguaggio moderno e dinamico.

Come impatta lo stile di leadership sulla qualità delle relazioni umane? Perché è così difficile predicare bene e razzolare male? Se queste sono le dinamiche relazionali tra colleghi cosa insegniamo ai nostri ragazzi o alle generazioni che si affacciano al mondo del lavoro?

Cari Boomer è tempo di far spazio ad altro. La tendenza è andar per sottrazione!

Less is more! Siete d’accordo?

 

 

Lucia Lamonarca

 


SAVE THE DATE: 14 Maggio 2019 SOLO UN FUTURO NON BASTA

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