Education reset: la laurea non serve più, dice Google.

Se puoi guadagnare fino a 93.000$ con un corso di 600$ perché prendere una laurea?

Serve ancora studiare 4 o 5 anni per ottenere una laurea e, a seguire, un lavoro ben retribuito? Proprio no, dice Google. Tra le tante conseguenze che il Covid-19 ha portato c’è anche l’accelerazione esponenziale di cambiamenti in corso da anni ma mai arrivati a compimento completo, e chissà, forse, aiuterà anche a resettare e far ripartire il mondo della formazione e dell’istruzione, per giovani e adulti, una volta per tutte..

L’apprendimento online non è una risposta momentanea a un’interruzione di servizio, è una nuova forma di servizio allineato ai tempi, agli strumenti e alle nuove capacità di fruizione di contenuti delle persone di ogni età.

Se avessimo fatto un esercizio di futuro con il Manoa Approach – roba da futuristi certificati come noi – saremmo stati pronti per tempo a preparare uno dei tanti futuri che stanno arrivando, forse il più potente e importante, quello dell’istruzione e della formazione per adulti e ragazzi. Quelli che il futuro se lo stanno costruendo adesso.

A metà luglio questo articoloYou Don’t Need College Anymore, Says Google” – ripreso parzialmente anche da altri – ha affrontato il tema in modo più completo. 

Tra le caratteristiche dei Millennials, di cui parliamo quando lavoriamo con le generazioni, forse la più importante è il nuovo valore dato alla competenza da parte delle generazioni più giovani: Millennials, Z e Alpha Gen. Sono loro che già nei primi anni del nuovo secolo hanno avuto, ed hanno accesso a forme di istruzione online veloci e facili da fruire, e se sei un visual learner cresciuto a pane e internet prima o poi inizi a chiederti se ha senso studiare per anni per poi scoprire che il mondo fuori è da un’altra parte.

L’istruzione dei ragazzi e la formazione degli adulti, già prima del Covid-19, aveva cominciato a perdere colpi in termini di iscrizione a università, scuole superiori, istituti professionali: i Neet (i ragazzi che non proseguono il percorso di studi e formazione e non cercano lavoro), sono il 22% in Italia, suggeriscono riflessioni importanti e urgenti. Sempre in Italia diversi atenei, negli ultimi anni, hanno visto diminuire matricole e nuovi iscritti.

Fonte: https://medium.com/discourse/you-dont-need-college-anymore-says-google-102d4beec668

Nel resto del mondo, le università più prestigiose se ne sono rese conto, del resto pagare rette di decine di migliaia di euro o dollari non significa solo avere la possibilità di ottenere la migliore istruzione con i migliori esperti e professionisti ma anche poter costruire network professionali e sociali di un certo interesse, che nella vita non si sa mai … ma ora?

Se il valore aggiunto del network, che si trova nei contesti educativi ed è utile alla costruzione dell’esperienza formativa e  professionale, viene a mancare, perché pagare rette stratosferiche per corsi che possono essere fatti online? 

“Secondo i calcoli di Microsoft, la disoccupazione globale nel 2020 potrebbe raggiungere un quarto di miliardo di persone a causa dell’automazione e delle interruzioni legate alla pandemia. Tuttavia, si stimano 149 milioni di nuovi posti di lavoro legati alla tecnologia entro i prossimi cinque anni, la maggioranza nello sviluppo di software, nell’analisi dei dati, nella sicurezza informatica e nella protezione della privacy.”


In Italia gli imprenditori lamentano da anni proprio la mancanza di specialisti nel settore tecnologico e non solo, i ragazzi studiano sempre meno, gli adulti lavoratori o i  disoccupati hanno bisogno di rinnovare competenze e modelli mentali professionali.


In questo panorama terremotato dalla pandemia globale ecco che Google da ottobre proporrà corsi, nel settore tecnologico, ad un costo bassissimo (si parla di cifre da 300 a 600$ per corsi da tre a sei mesi) che consentiranno di arrivare a guadagnare compensi decisamente interessanti, non solo in Google ma in tutte le aziende del settore che potranno attingere al bacino dei nuovi specialisti da loro creato e messo a disposizione della comunità). 

E del resto: se posso farmi una competenza verticale in circuiti professionali specializzati – non solo legati alla tecnologia vedi Gap, Levi Strauss con le loro scuole digitali – in poco tempo, ad un costo accessibile e con inserimento immediato anche solo di pratica professionale, senza distinzione di età, perché scegliere un percorso lungo – anche di anni – e molto più costoso? 

In sintesi, se la rivoluzione ancora una volta viene dalla tecnologia è anche vero che è ormai irrimandabile ripensare la formazione accademica e professionale, gli organismi demandati a questo sono troppo lenti a cambiare, vedi anche l’età media italiana (circa 54 anni) nel settore dell’istruzione.

Questo articolo sull’iniziativa di Google offre tanti spunti, compresa una certa forma utilitaristica di pensare alle professioni e al lavoro, ma una cosa è certa: cambiare e presto, anche nel settore della formazione per giovani e adulti, è inevitabile, i più giovani scalpitano per nuove forme di apprendimento e i più adulti non hanno tempo e risorse da investire in programmi ‘blasonati’ che non diano un immediato riscontro nella pratica, lezione appresa dalle nuove generazioni.

Se lavori in un’azienda, un’organizzazione, un’istituzione attraverso un esercizio di futuro potresti costruire scenari e strategie per preparare più futuri possibili tra cui scegliere il migliore, contattaci.

 

Isabella Pierantoni

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